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Rischio elettrico

Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i lavoratori siano salvaguardati dai tutti i rischi di natura elettrica connessi all’impiego dei materiali, delle apparecchiature e degli impianti elettrici messi a loro disposizione ed, in particolare, da quelli derivanti da:
contatti elettrici diretti;
contatti elettrici indiretti;
innesco e propagazione di incendi e di ustioni dovuti a sovratemperature pericolose, archi elettrici e radiazioni;
innesco di esplosioni;
fulminazione diretta ed indiretta;
sovratensioni;
altre condizioni di guasto ragionevolmente prevedibili.
 
A tale fine il datore di lavoro esegue la valutazione dei rischi  tenendo in considerazione:
le condizioni e le caratteristiche specifiche del lavoro, ivi comprese eventuali interferenze;
i rischi presenti nell’ambiente di lavoro;
tutte le condizioni di esercizio prevedibili.
 
A seguito della valutazione del rischio elettrico il datore di lavoro adotta le misure tecniche ed organizzative necessarie ad eliminare o ridurre al minimo i rischi presenti; individua i dispositivi di protezione collettivi ed individuali necessari alla conduzione in sicurezza del lavoro e predispone le procedure di uso e manutenzione atte a garantire nel tempo la permanenza del livello di sicurezza raggiunto